La Fase 2 prende forma anche a Larino. Restano tanti i problemi, ma un senso di cauto ottimismo sta percorrendo i larinesi orfani delle loro feste patronali, ma convinti che si possa tornare presto ad una normalità che sarà certamente diversa da quella antecedente la diffusione del Covid-19. Una normalità da inventare di sana pianta che consenta però a tutti di riacquistare quelli spazi di libertà che la pandemia ha circoscritto. In questi primi giorni, percorrendo le strade della città abbiamo notato che, ferme restando le disposizioni governative sul distanziamento e l’uso dei dispositivi di protezione, la gente giustificata dai motivi previsti dai D.C.P.M. è tornata in strada. Abbiamo notato gente in fila regolare per entrare nelle banche, a distanza di sicurezza per fare la spesa, per visitare i defunti al cimitero, ma anche dinanzi ad un fioraio e qualcuno in tuta pronto per una nuova seduta di allenamento. In tanti, specie gli operai edili e quelli del settore metalmeccanico sono tornati al lavoro. Certo il tutto fino alle 18 quando tutto si ferma e per le strade si vedono pochissime macchine, le insegne sono spente, tutti sono nelle case e tornano alla vita, come dire, imposta dalla pandemia. Qualche bar ha riaperto i battenti per consumazioni da asporto, così come ristoranti e pizzerie che sebbene abbiano ridotto sensibilmente le proprie entrate stanno sfruttando le possibilità, prima delle consegne a domicilio, ed ora anche quella dell’asporto. Certo tutto è in divenire. Una dato certo, fino ad oggi, è quello relativo ai contagi. A Larino attualmente sono scesi a 2. Due sono i guariti e fortunatamente non è mai esistito un cluster larinese del contagio. Le forze dell’ordine sono al lavoro per contrastare eventuali comportamenti fuori luogo, ma a differenza di altri centri a Larino forse nessuno è stato multato per aver trasgredito le norme emergenziali. Certo non bisogna abbassare la guardia, il virus non è scomparso. Anche da queste colonne rinnoviamo l’invito a rispettare le regole per tornare il più presto possibile a quella nuova normalità che tutti sogniamo.