TERMOLI. Dopo le tante segnalazioni ricevute, dopo aver constatato anche di persona il comportamento di alcuni suoi concittadini, il sindaco Francesco Roberti si è visto costretto a mettere nero su bianco il divieto di gettare in terra, come rifiuti, peraltro speciali, le mascherine e i guanti.
Con un’apposita ordinanza, la numero 88 di ieri 21 maggio, il primo cittadino termolese, proprio per frenare questo assurdo fenomeno che, purtroppo, si è diffuso anche a Termoli, ma è comune in tutta Italia, ha deciso di usare quanto è in suo potere per punire i trasgressori.
Nell’atto amministrativo si legge che è “vietato abbandonare i dispositivi di protezione individuali DPI (mascherine, guantini, ecc.)sul suolo pubblico, lungo le strade o nelle zone di campagna; il corretto smaltimento degli stessi DPI, come indicato dall’Istituto Superiore della Sanità, deve avvenire con le modalità dei rifiuti indifferenziati, avendo cura di riporli nel contenitore per il conferimento; tutte le attività economiche e produttive, oltre alle indicazioni indicate nelle linee guida, sono tenute a mettere a disposizione, possibilmente all’uscio della porta di accesso, oltre ai contenitori per la carta e la plastica, un contenitore per i rifiuti indifferenziati anche per per lo smaltimento di guantini mono uso e/o mascherine.”
Dopo le indicazioni prescrittive, il sindaco aggiunge “l’inosservanza della presente ordinanza comporta la denuncia presso le Autorità Giudiziarie ai sensi e per gli effetti dell’art. 650 del Codice Penale ed il pagamento di un ammenda fino a € 206,00, alla quale si aggiunge la sanzione amministrativa pecuniaria della somma da € 500,00 fino a € 5.000,00 in ottemperanza all’art. 50, comma 7 bis1 del D.Lvo 267/2000. Nel caso che la stessa sanzione sia stata commessa due volte in un anno,si applicheranno le disposizioni contenute all’art. 12, comma 1, del D.L. n.14/2017, convertito con L. n. 48/2017”.