LARINO. Si parla tanto in questi giorni del famoso bonus vacanze previsto dal Decreto Rilancio. Com’è noto, il beneficio offre un contributo di massimo 500 euro da utilizzare per vacanze da effettuare presso strutture italiane nel periodo che va dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. Può essere richiesto e utilizzato da un solo componente del nucleo familiare e deve essere speso in un’unica soluzione, per i servizi resi da una sola struttura. Il richiedente non deve necessariamente coincidere con la persona che fruisce del Bonus. E’ fruibile in parte come sconto immediato sul costo del soggiorno e in parte come detrazione d’imposta nella dichiarazione dei redditi 2021. Anche per albergatori ed esercenti turistici che aderiscono alla Tax Credit Vacanze è previsto un rimborso, che consiste in un credito di imposta.
Ebbene, abbiamo letto sulla pagina Facebook di uno storico albergatore di Larino, Antonio Campitelli le sue riflessioni sull’utilizzo di tale bonus proprio per le strutture ricettive e di come in Molise, al momento, nessuna abbia aderito a tale ‘forma di rilancio dell’economia’
Antonio, dopo averci dato il consenso alla pubblicazione, parte da un’analisi lucida sui costi e i benefici che un albergatore potrebbe trarre da tale bonus. In realtà i benefici esposti sono prossimi allo zero. Anzi leggendo il suo esempio tutti potranno trarre delle conclusioni univoche.
“Prendiamo – scrive Campitelli – un hotel residence con 50 camere da luglio a fine settembre. Se accettasse 1000 famiglie con un bonus vacanze da 500.00 euro, scontandolo dell’80% (400.00) si ritroverebbe con 400 mila euro da scomputare con l’irpef o l’iva da versare.
Come farebbe l’hotel a pagare i costi vivi e le diarie giornaliere?Come farebbe a fare gli acquisti giornalmente per la spesa?
Nell’eventualità che la struttura accettasse il bonus vacanze, ci sarebbero molti adempimenti da fare non ultimo il controllo incrociato con l’ufficio delle entrate”.
Dopo queste considerazioni, Campitelli aggiunge, e ci piace sottolinearlo, alcune considerazioni su come dovrebbe essere incentivato il turismo in Molise e ricorda uno storico gemellaggio, quello tra Larino e San Pellegrino Terme che vide tra i suoi fautori l’indimenticabile Alberto Campitelli, suo padre.
“Il turismo, a mio parere, si promuove in altro modo. In primis con la viabilità, e vi assicuro che non basta la struttura ricettiva ma sono propedeutiche una serie di servizi, di attrazioni, parchi, maneggi, piste di go-kart, locali dove intrattenersi a sentire musica, e soprattutto si conquista il turista con le tradizioni di un popolo, che siano esse culinarie o di altro genere.
Musei chiusi, teatro antico di Pietrabbondante chiuso, anfiteatro di Larino chiuso, oppure non si sa un reale orario di apertura o chiusura. A quanto mi risulta,e constatato, una schiera di improvvisatori hanno tolto a turno e poi spariti come meteore, la linfa vitale quantificata in numero di presenze, a chi da sempre ha sacrificato la vita e per certi versi è stato un pioniere in questo campo.
Negli ultimi 30 anni ho visto imprenditori di vario genere ,e di dubbio valore, che hanno diversificato i loro investimenti di dubbia provenienza, non avendo il ben che minimo sapere sulla ristorazione e sull’accoglienza.
40 anni fa , nel ‘78/’79 fino alla fine degli anni ‘80 mio padre con alcuni suoi amici coraggiosi, Pasquale Gioia, Pardo Spina e mi scuso con altri che non ricordo, diedero il via ad un gemellaggio con San Pellegrino Terme per promuovere, non Larino ma il Molise intero. Un gemellaggio per far conoscere le tradizioni, le eccellenze come l’olio, le mozzarelle di Bojano, le Tremiti, le campane di Agnone, la coltelleria di Frosolone.
Non c’era Facebook, non c’era Google e soprattutto la regione Molise con l’allora Provincia non era pronta con dépliant esplicativi, non c’era materiale cartaceo da distribuire, insomma un’armata Brancaleone allo sbaraglio, eppure mi ricordo che non mollarono, erano tenaci, sicuri di riuscire nell’intento.
Il turismo si programma non si può mettere una pezza con il bonus vacanza. Il turismo si pianifica con la politica, si vi sembrerà strano ma è così!L’assessorato preposto dovrebbe mettere a disposizione tutto quanto è in suo potere, sensibilizzando e facendo conoscere la nostra terra attraverso tutti i canali in voga oggi”.
E detto da uno storico albergatore come Campitelli come non credergli.