LARINO. Proprio così parafrasando il maestro Roberto Di Carlo, mentre in Italia si chiudono le discoteche a Larino la musica e la comicità mai banale di Carlo Frisi riaprono i cancelli di villa Zappone, i cancelli della cultura.
Nella suggestiva location frentana, si è appena concluso il terzo spettacolo messo in cartellone dall’amministrazione Puchetti come segno di quella ripartenza che deve, attraverso la cultura, segnare il presente ma soprattutto il futuro di Larino.
Negli spazi antistanti la villa liberty, immersi nel verde ed illuminati ad hoc per l’occasione il pubblico presente ha assistito ad un evento davvero unico dove la grande musica si è mescolata alla comicità e questa al ricordo di un grande larinese che ha segnato un’epoca, lui apripista di tutte le trasmissione sportive dedicate al calcio, ossia Aldo Biscardi.
Gli onori di casa sono stati affidati all’assessore alla cultura Maria Giovanna Civitella, a lei il compito di ricordare l’impegno unanime dell’amministrazione nel promuovere la cultura, nel portare avanti manifestazioni che siano volano di sviluppo della città. Al sindaco il compito di ringraziare quanti hanno reso fattibili gli eventi messi in cartellone, con una parola particolare nuovamente per i ragazzi e le ragazze del servizio civile.
Nel rispetto del distanziamento sociale imposto dal Covid, lo spettacolo ha avuto inizio con il saluto di vicinanza niente poco di meno che di Papa Francesco. L’ottimo Frisi ha così fatto irruzione sulla scena aprendo con uno dei suoi cavalli di battaglia il suo spettacolo nello spettacolo.
Una scena che si è poi illuminata per accogliere il duo Exclusive ossia il maestro Roberto Di Carlo e il dj Pasquale D’Ambrosio e sorpresa della serata, anche il talentuoso trombettista larinese Paolo Petrecca.
“Quando l’allievo supera il maestro”. Così ha esordito Di Carlo presentando Petrecca prima di esibirsi insieme, prima di dare fiato alle trombe per un medley emozionante di musica totale.
Una musica chiara espressione del progetto che il maestro Di Carlo, ormai da diversi anni porta avanti, attraverso l’incontro di due figure così diverse ossia un trombettista ed un dj, ma accomunate dalla grande passione per la musica e per il senso della ricerca in campo creativo. Un progetto che rifugge vetuste logiche di apprendimento e trasmissione dei valori, ma guarda il mondo contemporaneo per celebrare una giusta riscoperta dell’unicità di ognuno e lo fa “operando” direttamente nei luoghi deputati al divertimento .
“Exclusive “– come ha affermato lo stesso Di Carlo – non è una mera produzione musicale, bensì è un nuovo modo di concepire un necessario ritorno all’umanesimo e lo fa con “Manifesto progettuale e ideologico, come libertà di essere se stessi”.
Le scale di villa Zappone si sono poi trasformate nel salotto di Porta a Porta. Il ritorno di Frisi sulla scena e i suoi falsi d’autore hanno deliziato il pubblico.
Partendo dallo stesso Vespa, passando per Prodi, Beppe Grillo, Salvini e l’immaginario ponte tra la Sicilia e l’Africa, tra uno Sgarbi sempre crudo e nudo ad sempre troppo istituzionale Mattarella, Frisi ha portato a Larino una comicità esilarante e poliedrica.
Una comicità a 360 gradi, dove l’artista tra un cambio d’abito, tra una parrucca e l’altra o semplicemente con la sostituzione degli occhiali ha, anche in musica e non solo con le parole, raccontato i suoi personaggi che hanno trovato in Frisi il loro autore d’eccezione.
E nella comicità, nella musica dei ragazzi de ‘Il Volo’ o quella più frivola di Malgioglio, Frisi ha emozionato il pubblico larinese con una storia personale che lo lega dal 1987 proprio alla città frentana.
O meglio, lo lega ad un larinese che ha fatto la storia delle trasmissioni sportive, ha creato un format destinato a entrare di diritto nella storia della televisione italiana.
Frisi ha raccontato della sua amicizia con Aldo Biscardi. Una delle sue prime imitazioni che gli aprirono le porte del Processo del Lunedì in qualità di curatore della sigla, ma soprattutto il rapporto speciale che si andò a creare con l’indimenticabile Biscardi.
“Aldo mi invitò più volte a venire a San Pardo, all’inizio non capivo il nome del santo tanto che una volta lo invitai a scriverlo su un pezzo di carta”. Un aneddoto curioso, come curioso il fatto che Frisi in questi anni, pur venendo spesso a Larino dove ha alcuni amici che lui ha citato, non sia stato mai invitato per uno spettacolo.
Importante anche il messaggio che il comico ha voluto lanciare “è giusto che Larino intitoli ad Aldo una strada, un premio giornalistico”. Ulteriore testimonianza di un’amicizia che andava al di là del lavoro condiviso con il noto giornalista sportivo larinese. Musica e comicità insieme per una serata di celebrazione, per una serata che grazie alla rinnovata sinergia tra l’amministrazione Puchetti e la Soprintendenza può davvero essere preludio di collaborazioni future che riadiano valore e visibilità alle bellezze della città frentana sempre e non solo per degli incontri d’estate.
Il saluto ai larinesi da parte di Carlo Frisi dalla pagina facebook del maestro Roberto Di Carlo.