LARINO. Adolfo Stinziani non finisce mai di stupirci e siamo lieti di ospitare i suoi interventi sul nostro blog.
Questa volta l’artista larinese ci presenta la mostra Moliseart che è stata allestita a Palazzo Ducale e solo a causa della pandemia in corso non si è inaugurata con una degna manifestazione.
Stinziani scrive “Malgrado non si è potuta dare una degna inaugurazione alla Mostra Moliseart, causa l’allerta pandemia, Noi Artisti del Caperam ci possiamo ritenere fortunati, in primis per risiedere in una comunità che non è ancora “troppo malata”, e si spera rimanga tale; in secondo luogo perché, e corre l’obbligo ringraziare il Comune della Città Frentana, siamo stati accolti negli spazi dell’antico Palazzo Ducale di Larino, già splendido castello di origini normanne; e soprattutto perché il Palazzo è sede del Municipio di Larino.
Quindi esponiamo in un luogo comunque frequentato quotidianamente dai fruitori degli Uffici Comunali, ed è anche sede di una Biblioteca e di un Museo Civico, mancava solo un tocco di contemporaneità e credo sia la prima mostra di arte contemporanea che qui è stata ospitata.
Questa mostra itinerante è partita da Termoli, anche lì, nella sede del Municipio, sono esposte numerose ed altre opere degli Artisti Molisani fino alla fine di quest’anno.
L’idea nasce da un gruppo di amici artisti che si incontrano nell’aprile del 2019 e che dopo solo due mesi realizzano un progetto ambizioso, ma decisamente fattibile: un progetto che si distacca da ogni forma di Associazione, aperto e senza barriere, che coinvolge tutti e tutta la collettività e di respiro internazionale.
Una dimensione artistico-culturale che diventa reale, che abbraccia e da spazio a ogni forma d’arte, dalla pittura alla scultura, dalla poesia alla letteratura e non ultima alla recitazione. Caperam è in rete, l’acronimo sta per Catalogo Permanente degli Artisti Molisani, chi ha talento artistico e vuole può entrare a far parte di questo Catalogo multimediale che, oltre ad essere una vetrina per i talentuosi artisti regionali, è il volano per nuovi progetti in nome dell’arte a tutto campo.
Il progetto che è realtà da mesi è Patrocinato dalla Regione Molise e dall’Unimol e dal Centro di Ricerche Lo Stilo Fileta, è finalizzato a una mappatura dell’arte e degli artisti della nostra regione.
Il catalogo è realizzato su una piattaforma digitale direttamente connessa con la home dell’associazione, a sua volta ospitata da Hypotheses.org (supportato da CNRS, Universitè d’Aix Marseille, EHHES, Universitè d’Avignon), e potrà avvalersi della rete accademico/editoriale in cui si muove lo Stilo di Fileta.
Rientra tra i progetti di informatica umanistica più influenti su base europea degli ultimi cinque anni della European Association for Digital Humanities.
Pensato da un gruppo di amici artisti molisani è stato ben accolto e sviluppato da R. Cupido, project manger e dal prof. A.F.Caterino, presidente ad interim.
L’Arte si realizza in mille e una espressioni, essa trasmette qualità peculiari che l’artista ha e che sente di trasmettere al mondo, per cui tutto ciò che può essere definito arte sarà mostrato nel Catalogo: disegno, pittura, scultura, musica, tatro, arti digitali, fotografia, scrittura e poesia.
Tornando alla mostra di Larino si precisa che sarà visibile fino alla fine dell’anno, inoltre ci siamo adeguati alle nuove tecnologie, ogni targhetta delle opere esposte che mostra il nome dell’artista, il titolo dell’opera, il pensiero dell’artista e una breve biografia è corredata da un code QR che rimanda al sito Caperam, il Catalogo dove è possibile avere altre notizie e visionare altre opere d’arte.
Sono tante le opere esposte, tante sono le tecniche di realizzazione ed i temi affrontati. In occasione di questo evento chi scrive e la scultrice larinese Valeria Vitulli hanno pensato e realizzato un’opera a due mani, una stele su lastra di marmo su cui è incisa una mia poesia che omaggia la città di Larino, questa opera è stata donata con amore e massimo rispetto all’antica, bella e forte città frentana.
La poesia è frutto di un amore sviscerato di due larinesi doc per una Città che ha dato illustri natali e che da sempre è un faro di storia e cultura, ma vuole anche essere un accorato monito, alla Città e ai larinesi, a risvegliarsi e a rinascere dalle ceneri di un passato sì glorioso, ma oramai combusto e quasi dimenticato.
La decorazione scolpita da Valeria Vitulli che fa da cornice alla poesia è una pianta che ha origine dalla nuda terra, che ha salde e antiche-forti radici, che rimandano agli antichi fasti di Larinum, e che, nonostante tutto e tutti, continua verde e rigogliosa a germogliare e a darci bellezza, arte e, in due parole ossigeno vitale”.
Adolfo Stinziani