LARINO. In un momento storico così importante per la storia dell’uomo, piccoli spiragli di luce affrancano l’animo aiutando ad affrontare il quotidiano.
In questi giorni densi di notizie allarmanti, nella casa di reclusione di Larino, gli studenti dell’Istituto Agrario hanno realizzato un bellissimo presepio. Nella semplice veridicità dell’intento, quello che colpisce è la scelta dei materiali in linea con ciò che i grandi teorici definiscono blue economy.
Già da qualche anno scolastico gli studenti della sezione carceraria dell’Istituto Agrario di Larino, lavorano nell’ottica dell’economia circolare con progetti talentuosi finanziati dai Fondi Europei grazie anche alla lungimiranza del Direttore della struttura – Dott.ssa Rosa La Ginestra- e della Responsabile delle Attività Educative – Dott.ssa Brigida Finelli.
Proprio nell’ ambito di un progetto di riqualificazione dell’area verde all’interno del perimetro della Casa Circondariale di Larino, è stato abbattuto un tronco di un albero ormai disseccato che gli studenti hanno conservato in attesa di decidere la migliore sorte per quel legno. A Natale 2020, quel legno è divenuto il luogo di accoglienza di Gesù Bambino!
Sarà lo spirito romantico che caratterizza il Natale a prescindere dal credo, ma da questo gesto di creatività e recupero, ne scaturisce un bellissimo messaggio da parte delle persone in regime di libertà ristretta: ”Conserviamo ciò che di buono è accaduto nella nostra esistenza, continuiamo a sperare che qualcosa di buono avrà modo di realizzarsi!”.
Se un albero secco è divenuto, grazie all’ingegno degli studenti, la capanna dove Giuseppe e Maria hanno accolto Gesù, allora lasciamo che il nostro intelletto possa predisporsi ad un sereno ottimismo.
Parafrasando Battiato: “…e il mio Maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire…”, ci auguriamo tutti un nuovo anno che porti in dono la serenità che tanto ci è mancata. Buon 2021.
G.V.