nelmolise.it
Nessun risultato
View All Result
  • Login
  • Home
  • NewsTop
    Costituito il comitato denominato ‘Cicero Pro Larino’: vogliamo sollecitare l’apertura del Museo in città!

    Larino. Sugli impianti sportivi di contrada Monte Arcano le riflessioni post consiliari della minoranza!

    Termoli. ‘Un angelo in cielo e un angelo in terra: la forza del perdono’. Si presenta il libro di Caterina Dato.

    Termoli. ‘Un angelo in cielo e un angelo in terra: la forza del perdono’. Si presenta il libro di Caterina Dato.

    Ripalimosani. Frigoelettromeccanica Cristofaro celebra 50 anni con una due giorni di innovazione nel food

    Ripalimosani. Frigoelettromeccanica Cristofaro celebra 50 anni con una due giorni di innovazione nel food

    Larino. Terza edizione di ‘Azienda sotto le stelle – custodi della Tradizione’: la festa della biodiversità!

    Larino. Terza edizione di ‘Azienda sotto le stelle – custodi della Tradizione’: la festa della biodiversità!

    Termoli. Al Bar Caffetteria 10punto5 in mostra le opere di Franco Sciusco.

    Termoli. Al Bar Caffetteria 10punto5 in mostra le opere di Franco Sciusco.

    Trending Tags

    • politica
    • covid19
    • larino
    • auguri
  • Comuni
    Montemitro. Dopo quasi dieci anni una nascita in paese: benvenuto Libero Luigino Giorgetta!

    Montemitro. Dopo quasi dieci anni una nascita in paese: benvenuto Libero Luigino Giorgetta!

    Ururi. Tutto pronto per la Carrese 2025: via libera della commissione.

    Ururi. Tutto pronto per la Carrese 2025: via libera della commissione.

    San Martino in Pensilis. Il carro giallorosso vince la Carrese 2025. Un carrista a piedi travolto da un cavallo! Tutte le foto!

    San Martino in Pensilis. Il carro giallorosso vince la Carrese 2025. Un carrista a piedi travolto da un cavallo! Tutte le foto!

    Campodipietra. Alla fiera ‘Le vie dei Sapori’, con la primavera, sono tornati i prodotti dei farmers di Molise Farm.

    Campodipietra. Alla fiera ‘Le vie dei Sapori’, con la primavera, sono tornati i prodotti dei farmers di Molise Farm.

    Italia e America unite dalla musica. La presidente del Conservatorio Perosi a Philadelphia!

    Italia e America unite dalla musica. La presidente del Conservatorio Perosi a Philadelphia!

    Santa Croce di Magliano. Sono ancora aperte le iscrizioni all’elenco comunale dei Volontari Civici

    Santa Croce di Magliano. Sono ancora aperte le iscrizioni all’elenco comunale dei Volontari Civici

    Trending Tags

    • CULTURA
    • EVENTI
    • Sport
    LA REDAZIONE
    CONTATTI
    • Home
    • NewsTop
      Costituito il comitato denominato ‘Cicero Pro Larino’: vogliamo sollecitare l’apertura del Museo in città!

      Larino. Sugli impianti sportivi di contrada Monte Arcano le riflessioni post consiliari della minoranza!

      Termoli. ‘Un angelo in cielo e un angelo in terra: la forza del perdono’. Si presenta il libro di Caterina Dato.

      Termoli. ‘Un angelo in cielo e un angelo in terra: la forza del perdono’. Si presenta il libro di Caterina Dato.

      Ripalimosani. Frigoelettromeccanica Cristofaro celebra 50 anni con una due giorni di innovazione nel food

      Ripalimosani. Frigoelettromeccanica Cristofaro celebra 50 anni con una due giorni di innovazione nel food

      Larino. Terza edizione di ‘Azienda sotto le stelle – custodi della Tradizione’: la festa della biodiversità!

      Larino. Terza edizione di ‘Azienda sotto le stelle – custodi della Tradizione’: la festa della biodiversità!

      Termoli. Al Bar Caffetteria 10punto5 in mostra le opere di Franco Sciusco.

      Termoli. Al Bar Caffetteria 10punto5 in mostra le opere di Franco Sciusco.

      Trending Tags

      • politica
      • covid19
      • larino
      • auguri
    • Comuni
      Montemitro. Dopo quasi dieci anni una nascita in paese: benvenuto Libero Luigino Giorgetta!

      Montemitro. Dopo quasi dieci anni una nascita in paese: benvenuto Libero Luigino Giorgetta!

      Ururi. Tutto pronto per la Carrese 2025: via libera della commissione.

      Ururi. Tutto pronto per la Carrese 2025: via libera della commissione.

      San Martino in Pensilis. Il carro giallorosso vince la Carrese 2025. Un carrista a piedi travolto da un cavallo! Tutte le foto!

      San Martino in Pensilis. Il carro giallorosso vince la Carrese 2025. Un carrista a piedi travolto da un cavallo! Tutte le foto!

      Campodipietra. Alla fiera ‘Le vie dei Sapori’, con la primavera, sono tornati i prodotti dei farmers di Molise Farm.

      Campodipietra. Alla fiera ‘Le vie dei Sapori’, con la primavera, sono tornati i prodotti dei farmers di Molise Farm.

      Italia e America unite dalla musica. La presidente del Conservatorio Perosi a Philadelphia!

      Italia e America unite dalla musica. La presidente del Conservatorio Perosi a Philadelphia!

      Santa Croce di Magliano. Sono ancora aperte le iscrizioni all’elenco comunale dei Volontari Civici

      Santa Croce di Magliano. Sono ancora aperte le iscrizioni all’elenco comunale dei Volontari Civici

      Trending Tags

      • CULTURA
      • EVENTI
      • Sport
      Nessun risultato
      View All Result
      nelmolise.it
      Nessun risultato
      View All Result
      Home ProtezioneCivile

      Il Castello di Monteroduni, nobile e poderoso guardiano della Valle del Volturno.

      by La Redazione
      31 Marzo 2021
      Tempo di lettura:7 mins read
      0 0
      A A
      0
      Condivisioni
      5
      VIEWS
      Share on FacebookInviaShare on Twitter
      Pubblicità

      LARINO. Oggi l’artista larinese Adolfo Stinziani ci porta nel suo Viaggio in Molise a Monteroduni per farci conoscere quello che a ragione definisce ‘nobile e poderoso guardiano della Valle del Volturno’.

      Altri articoli

      Termoli. Al Bar Caffetteria 10punto5 in mostra le opere di Franco Sciusco.

      Larino. ‘Un tesoro di Gioventù’: omaggio al maestro Paolo Di Paolo nel centenario della nascita!

      Agnone. Gaetano Minale e la sua pittura che evoca il mondo georgico dei contadini molisani ed abruzzesi!

      “Quando si nomina un castello si evoca il sogno, un passato che rasenta la leggenda ma a prevalere è la sua architettura, la sua storia, l’arte, un macrocosmo che è l’identità di un territorio.

      L’incastellamento ha segnato il passaggio da un insediamento rurale ad un habitat concentrato e fortificato.

      Nell’antico Molise l’insediamento urbano fu di stampo feudale, dominato dal castello e dalla chiesa madre.

      I castelli della nostra regione tra quelli ben conservati, i tanti rimaneggiati e i superstiti ruderi sono circa una ventina, ma ognuno di essi è degno di una visita per le sue caratteristiche e unicità.

      Il castello di Monteroduni ha per me un fascino particolare, ed è legato anche al ricordo della mia cara amica e artista Carmen, originaria del posto, che mi ha dato l’occasione di visitarlo diversi anni fa.

      Attualmente il maniero appartiene al Comune di Monteroduni che ne fa uso per diversi eventi e manifestazioni artistiche, ed in particolare è sede dell’annuale Eddie Lang Jazz Festival.

      Pubblicità

      Il Castello sorge a cinquecento metri di altezza e guarda la Valle del Volturno, nota soprattutto per il complesso monumentale di San Vincenzo, altro gioiello medievale del nostro patrimonio storico-artistico; la fortificazione ha torri rotonde e struttura quadrangolare, tipiche dei bastioni da difesa medievali, pare che è stato costruito su un altro castello di epoca longobarda e poi ampliato dai Normanni.

      Risale al settecento la nota dello storico Pietro Giannone sul conte Bertoldo di Honebruch (comandante dell’esercito imperiale), che dopo aver assoggettato le Puglie mirasse alla Contea di Molise assediando Monteroduni, ma:

      “….ucciso da una palla scagliata da quei dentro, scagliata da una manganella, ch’era macchina da tirar pietre che invece delle artiglierie s’usava in quei tempi”.

      Molto interessante è la struttura urbanistica di Monteroduni, rimasta praticamente immutata: una strada a forma di spirale parte fuori della cinta muraria e conduce fino al castello.

      Tanti sono i vicoli che, disposti a raggiera, si incontrano lungo questo serpentone, ed alcuni hanno come caratteristica la denominazione col solo numero ordinale, vico II, vico III e così via.

      Nel vico denominato San Biase rimasi sorpreso da un edificio con due magnifiche bifore in stile tardo-gotico catalano, ma potrebbero essere state sottratte ad un antico palazzo e qui riutilizzate, oppure sono le uniche parti architettoniche superstiti di quell’epoca in quell’edificio.

      L’intera Monteroduni col suo territorio rimase feudo dei principi Pignatelli fino al 1806, la via intitolata alla nobile casata principesca  al n. 1 indica la porta di accesso al castello.

      In questo viale vidi un’altra sorprendente testimonianza: è stata recuperata è murata nel 1700, una lapide che riporta la traduzione in italiano, datata 1570, circa i diritti di passo, nota come la Pandetta, ossia l’elenco dei dazi che dovevano essere pagati per entrare ed uscire dal  principato.

      Dalla lapide risulta che veniva protetto o alleggerito di spese il lavoratore che curava i propri beni, ed obbligava a pagare chiunque, a qualsiasi titolo, facesse commercio.

      Dice l’iscrizione:

      Ferdinando IV per la grazia di Dio re delle Due Sicilie e Gerusalemme Infante di Spagna Duca di Parma Piacenza e Castro Gran Principe Ereditario della Toscana……Per ogni salma grossa di gran valore come veluto o seta grana cinque. Per ogni salma di panni di colore grana tre. Per ogni libra di zaffrano  che si trasporta con le bisaccie nulla si esigga ma se si trasporta con salma un tarì e se sarà di maggior numero della salma si paga per rata……Per ogni sfrattatura di casa nulla. Per ogni salma di altre cose oltre le suddette grano uno. E se saranno di numero maggiore o minore per rata alla stessa ragione……………………………….

      Dato dalla Regia Camera 18 luglio 1570. Annibals Moles Iosepho Cecero.

      Giunto nel castello mi accorsi di tanti dettagli che nei secoli lo avevano modificato, ed anche ingentilito da quella che era una fortificazione a una più confortevole dimora, del resto questo si è verificato in quasi tutti i castelli italiani del secolo 700.

      La novità sono le finestre e i civettuoli balconi che danno luce agli ambienti, mentre gli archi delle stalle e dei depositi sono stati murati per ricavare ambienti ad uso abitativo.

      Permangono a testimoniare l’antica fortificazione le cisterne d’acqua piovana, con tutto l’accurato sistema di raccolta delle acque dai tetti per la loro purificazione in tre successive vasche di decantazione, le bocche di lupo e le feritoie, nonché i condotti per versare olio bollente sui nemici, tutto questo  necessario per i lunghi periodi di assediamento del maniero.

      L’edificio è tutto in blocchi di pietra e calcina, dal cortile interno uno scalone quattrocentesco (foto) porta direttamente all’ingresso della zona abitata. L’arredamento è rustico ma allo stesso tempo elegante, il salone mostra l’alto soffitto interamente decorato, il pavimento seicentesco è in cotto, ed è quello autentico con impresso su ogni mattonella lo stemma dei Pignatelli, orientato verso la porta dell’ingresso principale.

      Alle pareti sfilano i ritratti degli illustri proprietari, in maggioranza prelati e cardinali.

      Antonio Pignatelli, accanto al camino, nato nel 1616, eletto papa Innocenzo II nel 1691, morto nel 1700, un sacerdote esemplare che condannò il nepotismo, dando le basi alla riforma del clero.

      Il salone è lungo diciotto metri e largo otto, ha il soffitto   in tavole di quercia dipinte, nei quattro angoli fa bella mostra di sé lo stemma principesco: tre pignatte con rastrello angioino in campo giallo. (foto) Sul salone si affaccia la cappellina di famiglia, con un bel fregio intagliato e il pavimento di deliziose e antiche maioliche a rombi. Dal lato destro dell’immenso salone si passa nell’ala dove una torre accoglie un piccolo salotto con le tipiche poltroncine da conversazione, preziose porcellane e il busto in marmo bianco della principessa Maria Ajossa Natoli Pignatelli, madre del principe Giovanni, scolpito dal napoletano Francesco Jerace che fu anche un noto pittore.

      Accanto si apre la camera da letto della principessa caratterizzata dal mobilio in stile Boulle tutto laccato e laminato, letto a baldacchino e la testiera col blasone. 

      Non mi sorprese più del dovuto una nota di modernità nella torre maestra, ovvero un tavolo da ping pong per allietare con quel gioco dei nostri tempi gli amici del principe Giovanni, giacchè negli anni di quella mia visita il castello era ancora abitato e nella stessa Monteroduni c’era tanta vita. 

      In un’altra torre, salendo una scaletta un po’ nascosta, vidi lo studiolo del principe, che conserva la collezione rilegata del “Giornale Costituzionale delle Due Sicilie”, in particolare del giornale si mostra la prima pagina datata giovedì 6 settembre, col proclama del re Francesco II che abbandona Napoli, la pagina del  giornale seguente esposto è datata 7 settembre e porta lo stemma sabaudo. Un’altra collezione di riviste di moda ottocentesche, in carta olandese dell’inizio del 700 chiama Monteroduni Montrduni, così come lo chiamano in dialetto gli stessi abitanti.

      La sala da pranzo lamenta tuttora nelle cornici di quadri vuoti la violenza subita dai soliti e  ignoti ladri. Al piano superiore due stanze da letto, riservate agli ospiti, una con letto a baldacchino e mobili in stile Impero in legno di mogano, l’altra in legno di palissandro e quadri dell’Ottocento napoletano. Uno stile che non passa inosservato, ben riconoscibile e realizzato in preziose essenze esotiche, di cui come restauratore di mobili antichi mi innamorai all’istante, rimanendo sbalordito anche per il loro perfetto stato di conservazione.

      Passando nelle cucine notai che c’era ancora un vecchio ceppo con pestasale e pestello, mentre le antiche maioliche rivestono la zona di cottura, quella cosiddetta delle “fornacelle”.

      Devo ammettere che di questo favoloso castello mi affascinò anche l’esterno, il suo giardino con ippocastani secolari, lecci, alberi di alloro e cedri; e senz’altro toccai il cielo con un dito quando mi rivolsi alla  mia amica Carmen  azzardando la richiesta di una passeggiata sui merli , che si realizzò.  Quelle merlature ospitavano una gran varietà di volatili: piccioni, gufi e civette con il loro  sgradito e abbondantissimo guano, che senz’altro è stata una spesa ulteriore per i  proprietari e non indifferente per eliminarlo periodicamente onde evitare il sovrappeso sulle volte.

      E percorrendo di torre in torre quelle merlature ci appariva lo spettacolo del panorama,  quasi scompariva quel poco gradito guano, e splendida si mostrava quella parte del Molise con la fertilissima pianura di Monteroduni ricca di sorgenti , oltre il fiume Volturno, le montagne che quasi ci abbracciavano e apparivano piccole ma  chiare Roccaravindola, Montaquila, Santa Maria Oliveto, Venafro e la nota e sacra San Vincenzo.

      Le Mainarde dominano su tutto il paesaggio coperte di neve anche nella bella stagione e alle spalle la zona di Caserta col monte Caruso che supera i mille metri di altezza.

      Tanti sono stati i fortunati feudatari che hanno vissuto in questo angolo di paradiso in terra, prima dei Pignatelli della Leonessa, la storia, che è fatta anche di testimonianze architettoniche, difatti ci riassume in uno stemma in pietra le casate degli Evoli, dei Gaetani e dei d’Afflitto. 

      I Monterodunesi sono attaccatissimi alle loro origini tanto da dedicare dei versi all’amato paese col suo castello. 

      Mancava solo la poesia a conclusione di questa bella visita e Carmen sorprendendomi mi recitò alcuni versi che ricordava a memoria, e mi fa piacere  condividerli con voi: 

      Antico c’è pure un castello/del principe Giovanni Pignatelli/di giorno si può sempre visitare/perché a tutti il permesso egli dà/dal castello vedi una chiesetta che ti fa incantare/allora corri a dire alla Ninetta:/Ti voglio sposare, qui voglio restare.

      Questa è la conclusione di una poesia del professor Carmine Biello, cui fa seguito, con diverso tono, quella del figlio, il dottor Camillo Biello, che dice:

      Sento ancora battere il martello/il martello di Nicola/su quel ferro duro:/è un suono nobile/che le vecchie case/ conservano gelose/ C’è la gioia/ fra questa gente/di vedersi in viso/di riconoscere in ognuno/il segno sicuro/del proprio diritto a vivere/Perché la vita in questo paese/è un fatto di tutti/e persino gli animali vi partecipano.

      Due versioni , quella del  padre professore e del figlio dottore che oltre a dichiarare l’amore di appartenenza a quel paese “delle favole”, pongono l’accento sull’amore come un sentimento spontaneo, vero nella sua arcaica semplicità.

      Nondimeno la nuova generazione  apprezza quell’amore “semplice” ma lo identifica anche come un amore universale, una sorta di empatia, la gioia di stare insieme , un riconoscersi nelle proprie radici, quei sentimenti che oggi vanno sempre più affievolendosi nelle grandi aree urbane e che in questo lungo periodo terribile, anche se si volesse, mancano quasi del tutto. 

      Ma forse proprio queste mancanze e il distacco fisico, come   un semplice abbraccio o una carezza, ci porteranno a riscoprire e rivalutare tanti valori sopiti, che poi sono innati nell’uomo, anche se spesso celati e difficili da manifestare.

              E concludo con una frase dell’intramontabile Oscar Wilde di cui troverete la giusta chiave di lettura, ma su cui c’è molto da meditare:

      Datemi il superfluo e farò a meno del necessario.

       

      Adolfo Stinziani

       

      Tag: adolfo stinzianiartecastellicastello monteroduniculturaviaggio nel molise

      Get real time update about this post categories directly on your device, subscribe now.

      Cancellati
      Articolo precedente

      Presidio a Montecitorio per la sanità pubblica molisana: Sinistra Italiana c’è!

      Prossimo Articolo

      L’Onorevole Annaelsa Tartaglione neo vice capogruppo di Forza Italia alla Camera

      Continua a Leggere

      Monteroduni. L’arte in mostra nella giornata internazionale dedicata alla Donna!
      CULTURA

      Monteroduni. L’arte in mostra nella giornata internazionale dedicata alla Donna!

      15 Marzo 2025
      Larino. Torna, nella cattedrale frentana, l’inginocchiatoio eretto per l’ingresso di monsignor Ravagli!
      CULTURA

      Larino. Torna, nella cattedrale frentana, l’inginocchiatoio eretto per l’ingresso di monsignor Ravagli!

      8 Gennaio 2025
      Il volume di Sergio Bucci ‘Antonio Zara, una vita per l’Italia’ vince l’ottava edizione del premio ‘Piersanti Mattarella 2024’.
      CULTURA

      Il volume di Sergio Bucci ‘Antonio Zara, una vita per l’Italia’ vince l’ottava edizione del premio ‘Piersanti Mattarella 2024’.

      2 Dicembre 2024
      Prossimo Articolo

      L’Onorevole Annaelsa Tartaglione neo vice capogruppo di Forza Italia alla Camera

      San Giuliano di Puglia, l’istituto Omnicomprensivo ricorda Giuseppina Barbieri

      IN EVIDENZA

      Costituito il comitato denominato ‘Cicero Pro Larino’: vogliamo sollecitare l’apertura del Museo in città!

      Larino. Sugli impianti sportivi di contrada Monte Arcano le riflessioni post consiliari della minoranza!

      21 Maggio 2025
      Termoli. ‘Un angelo in cielo e un angelo in terra: la forza del perdono’. Si presenta il libro di Caterina Dato.

      Termoli. ‘Un angelo in cielo e un angelo in terra: la forza del perdono’. Si presenta il libro di Caterina Dato.

      21 Maggio 2025
      Ripalimosani. Frigoelettromeccanica Cristofaro celebra 50 anni con una due giorni di innovazione nel food

      Ripalimosani. Frigoelettromeccanica Cristofaro celebra 50 anni con una due giorni di innovazione nel food

      20 Maggio 2025

      PIÙ LETTI

      • Larino. Ancora grandi successi per i ragazzi del centro ippico Garbusek!

        Larino. Ancora grandi successi per i ragazzi del centro ippico Garbusek!

        45 Condivisioni
        Share 18 Tweet 11
      • Basso Molise. Se vuoi vendere casa nel 2025 cerca di evitare questi cinque errori. I consigli di Celestino Sale!

        28 Condivisioni
        Share 11 Tweet 7
      • La band ‘Havana Moon’ pronta al debutto: rock e radici molisane senza timori!

        13 Condivisioni
        Share 5 Tweet 3
      • I Martiri Larinesi: la memoria storica nei primi secoli.

        19 Condivisioni
        Share 8 Tweet 5
      • San Martino in Pensilis. Rubata una Fiat Panda davanti al plesso scolastico.

        80 Condivisioni
        Share 32 Tweet 20
      Viaggio nel Molise

      Nelmolise.it
      Testata Giornalistica
      Reg. Tribunale di Larino N. 01/21 del 03/02/2021
      Editore e Direttore Responsabile:
      Nicola De Francesco
      C.F. DFRNCL75B19E456W

      Chiama la redazione

      Viale Giulio Cesare, 53 - 86035 - Larino

      News, Cronaca, Eventi, Storia e Cultura del Molise.

      Inviaci la tua segnalazione su qui su viaggionelmolise@gmail.com

      MENU

      • HOME
      • NEWS
      • COMUNI
      • CULTURA
      • EVENTI
      • SPORT

      POPOLARI

      • NEWS
      • ATTUALITA’
      • PRIMA NOTIZIA
      • LARINO
      • COMUNI
      • COVID-19

      © Nelmolise.it 2021 - 2022. Tutti i diritti riservati. Privacy Policy - Cookie Policy | Credits: Prismafilm.it & Factory Creativa

      Welcome Back!

      Login to your account below

      Forgotten Password?

      Retrieve your password

      Please enter your username or email address to reset your password.

      Log In

      Add New Playlist

      Nessun risultato
      View All Result
      • Home
      • News
      • Comuni
      • CULTURA
      • EVENTI
      • Sport

      © Nelmolise.it 2021 - 2022. Tutti i diritti riservati. Privacy Policy - Cookie Policy | Credits: Prismafilm.it & Factory Creativa

      Are you sure want to unlock this post?
      Unlock left : 0
      Are you sure want to cancel subscription?