CAMPOBASSO. “Attesi migliaia fallimenti nei prossimi mesi. Il nostro è un comparto trainante per l’economia italiana. Come delegazione del Molise – ha affermato Mauro Di Salvatore – chiederemo alla Regione di istituire un tavolo tecnico che possa trovare soluzioni ai nostri problemi”.
Lo stesso Di Salvatore riporta poi i dati recentemente diffusi a livello nazionale da Serena Ranieri durante l’audizione nelle commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato nell’ambito dell’esame del decreto sostegni.
“Nel 2019 in Italia si sono svolti oltre 360mila eventi privati, e il comparto è composto di 50mila imprese e partite Iva per un totale di 300mila impiegati stabili e oltre 250mila lavoratori stagionali durante da metà primavera ad inizio autunno. Come tutto il comparto turistico, il settore ha subito una perdita senza precedenti. Nel 2020 è stato cancellato circa l’80% degli eventi previsti, e la perdita di fatturato è stata dell’85-95%. Anche per il 2021 le prospettive sono estremamente negative. Migliaia di fallimenti sono attesi per i prossimi mesi. E’ necessario destinare un fondo specifico per le aziende del settore che non sia soggetto di ripartizione con imprese dalle esigenze diverse, come quelle del commercio e della ristorazione. In alternativa, serve raddoppiare il Fondo per le imprese particolarmente colpite dal Covid da 200 a 400 milioni di euro prevedendo che le Regioni e le province autonome destinino almeno il 50% delle risorse alle imprese del settore dei matrimoni e degli eventi privati. Ci sono poi altri interventi che dovrebbero trovare spazio in questo o nel prossimo decreto. E’ necessario aumentare l’importo dei ristori a fondo perduto perché la media di 3.700 euro ad azienda è inadeguata. Serve poi prorogare la moratoria dei mutui almeno fino al 31 dicembre 2021, e allungare il periodo di preammortamento. Urgente poi un sostegno al pagamento dei canoni di locazione. Infine è indispensabile riconoscere un’indennità mensile per i lavoratori autonomi e consentire la sterilizzazione delle perdite di esercizio del 2020 in almeno 10 anni”.
Tutte rivendicazioni, naturalmente, condivise anche dalla delegazione molisana.