BOJANO. Il progetto denominato “Cultura della Legalità”, da anni intrapreso dall’Arma dei Carabinieri con l’obiettivo di contribuire a sviluppare nei giovani la coscienza sociale basata sul rispetto dell’altro, delle regole e delle leggi, è stato attuato anche per l’anno scolastico 2020/2021 dal Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso.
In ragione delle restrizioni in atto ed in considerazione che tutti gli alunni di ogni ordine e grado hanno imparato ad utilizzare piattaforme didattiche e strumenti di insegnamento a distanza, anche l’Arma dei Carabinieri ha fatto ricorso all’e-learning.
Nelle più ampie direttive del Comando Provinciale, anche i Carabinieri della Compagnia di Bojano hanno tenuto diversi incontri con gli alunni degli istituti scolastici del territorio, sia delle scuole primarie che secondarie di primo e secondo grado.
Gli argomenti oggetto di trattazione sono stati diversi, dall’uso delle sostanze stupefacenti ed alcoliche e le dannose conseguenze che le stesse provocano sul corpo umano, al “bullismo” e “Cyberbullismo”, fattispecie queste ultime accresciutesi nell’ultimo periodo stante l’aumento esponenziale dell’utilizzo di strumenti tecnologici ed il ricorso ai social network.
In alcune circostanze si è argomentato delle norme che regolano la circolazione stradale e la guida di veicoli, senza tralasciare un cenno particolare alla violenza di genere, tratteggiandone i lineamenti, il significato ed i profili delle vittime.
In tale alveo, il denominatore comune degli incontri è stata l’importanza del sostegno e dell’aiuto al compagno in difficoltà che sarà il proprio prossimo nella società futura che causa i ritmi frenetici e un’assottigliata linea di valori, rischierebbe di fagocitare i più deboli.
Lo scorso 23 maggio, in concomitanza con la ricorrenza dei 29 anni dalla “strage di Capaci”, l’Amministrazione Comune di Baranello ha inteso intitolare una piazza di quel centro – ricavata nello spazio che fino a qualche tempo fa vedeva ergersi lo stabile di una scuola, poi ricostruita – ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Volendo fare eco ad una dichiarazione del Giudice Falcone, afferma il Comandante della Compagnia matesina, “per sconfiggere le mafie, ma oggi diremo per arginare la deriva societaria, non occorre un esercito di Carabinieri ma uno di insegnanti, perché è in classe che sin da piccoli bisogna educare alla legalità affinché sia concesso a tutti di vivere in contesti in cui i rapporti sociali siano regolati dal diritto e non dalla prevaricazione”.
Ebbene, prosegue il Cap. Pica, in tale ottica l’esempio che stimola l’emulazione ha un compito significativo. Proprio in occasione della piccola manifestazione tenutasi in Baranello, infatti, due piccolissimi spettatori sono stati immortalati nel mentreimitano i Carabinieri che sull’Attenti salutano alla visiera sulle note dell’Inno di Mameli.
Nell’odierna società, il bisogno di figure simbolo e modelli cui ispirarsi è sempre più importante, ecco perché nel corso degli incontri sono stati proiettati due video istituzionali, uno relativo alle attività, alle specialità ed alle articolazioni dell’Arma dei Carabinieri ed uno attinente alla figura del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, con l’intento di suscitare nei più giovani la curiosità e perché no far nascere la voglia di appartenere ad una istituzione che da sempre fa dell’aiuto e della vicinanza al cittadino la sua vocazione.