LARINO. Luka Ciciola, dopo aver vinto il contest territoriale in giornalismo ha avuto l’onore di rappresentare lo storico liceo ‘D’Ovidio’ in occasione dell’arrivo della settima tappa del Giro d’Italia a Termoli. Ha avuto l’onore di essere un cronista sportivo per un giorno e noi di Viaggionelmolise.it gli abbiamo chiesto di raccontare le sue emozioni, la sua giornata da collega passata nella sala stampa della corsa rosa.
Con piacere pubblichiamo ora il suo racconto, la sua giornata al Giro conclusasi con un ‘pezzo’ in cui Luka ha dovuto unire il ciclismo del Giro d’Italia con le bellezze del territorio italiano. Una giornata conclusasi con uno zaino in spalla e tante riflessioni, tante immagini da portare nel suo bagaglio di esperienze per sempre.
“Scrivere un articolo, seguire il Giro d’Italia insieme ad altri importanti giornalisti, veder pubblicato l’articolo in questione, erano le ultime cose che mi sarei aspettato di fare all’età di quasi diciassette anni.
Ad inizio maggio sono stato selezionato come vincitore del contest “Reporter per un giorno”: una giornata dedicata alla scrittura di un articolo che riguardava la settima tappa del Giro D’Italia 2021. A quanto pare, l’articolo ha conquistato i giudici, che mi hanno permesso di accedere venerdì 14 maggio 2021 all’Ufficio Stampa di Termoli.
Prima di mettere a penna tutti i miei pensieri, ho ricavato informazioni su tutto quello che riguardava il ciclismo e il Giro d’Italia. Questo mi ha permesso anche di appassionarmi maggiormente a questo tipo di sport, che fino ad allora vedevo come un semplice gruppo di ciclisti. Invece, è molto più di questo: come ho appuntato anche nell’articolo scritto a scuola, già da piccolo andando in bicicletta, immaginavo di essere al posto di questi grandi ciclisti, ora mi chiedo quali sono le emozioni e le paura di questi campioni, ogni anno che passa.
Una risposta certa non ancora l’ho, ma sicuramente so cosa si prova a scrivere un articolo che descrive la loro fatica, i loro allenamenti, i loro ostacoli e i pericoli a cui vanno incontro. Il giorno della settima tappa del Giro, impaurito e teso, mi sono recato al ‘quartier tappa’ dove mi aspettava un collega che mi ha spiegato tutto sull’articolo da scrivere.
Emozionato per aver ricevuto il mio tesserino ufficiale, arrivo in Ufficio Stampa e già inizio a percepire un particolare clima che mi accompagna, successivamente, fino alla fine della giornata. Un clima ricco di colori rosa, pieno di giornalisti che scrivevano senza mai fermarsi e fotografi, all’incirca quattro o cinque televisioni che trasmettevano il Giro d’Italia. Mi guardavo intorno, rimanevo in silenzio e mi chiedevo se ogni giorno per i giornalisti era importante cambiare posto, oppure se prendevano ispirazione semplicemente davanti ad un computer.
Seduto e concentrato davanti al mio pc, avevo in mente solo le idee da esprimere attraverso le parole. Il mio lavoro era quello di unire il ciclismo del Giro d’Italia con le bellezze dei territori italiani in un’armonia unica. Mi aiutavo molto con le informazioni prese dai libri che mi avevano dato all’entrata. Per le successive tre ore circa non mi sono mosso da lì, ricevevo consigli anche da altri giornalisti sulle varie statistiche della gara. Scrivevo e riscrivevo, e arrivato il traguardo continuavo a modificare l’articolo affinché lo facessi al meglio.
Finito l’articolo, lo mando a specifici indirizzi mail, e a quel punto tiro un sospiro di sollievo e mi rilasso. Ripenso al mio articolo, a ciò che avevo provato fino a quel momento: adrenalina e, allo stesso tempo, curiosità. A fine giornata mi preparo, saluto ed esco. Con lo zaino in spalla rifletto sull’esperienza vissuta e torno a casa”.
Fin qui il racconto di Luka, a noi di Viaggionelmolise.it non resta che augurargli il meglio e di invitarlo, così come abbiamo fatto in questa occasione, se vuole, a collaborare con noi. Complimenti Luka!