GUGLIONESI-LARINO. Au revoir Adele, A Dio cara professoressa.
Una triste notizia ci ha raggiunto nel tardo pomeriggio di ieri, sabato. Adele Terzano, la professoressa di francese, l’amante del vernacolo, la messaggera di pace, ha chiuso gli occhi su questo mondo per aprirli là dove ora i suoi tamburi continueranno a suonare melodie celestiali.
Il nostro ultimo incontro lo scorso 3 Settembre, nella sala consiliare del comune di Larino dove circondata dai suoi cari, nella sua consueta eleganza, con il suo trucco e parrucco perfetti, ha ricevuto la cittadinanza onoraria del centro frentano e dove ha dedicato una delle più belle dichiarazioni d’amore che mai la città ha avuto da una donna che, non nata a Larino, era profondamente innamorata di una comunità che l’ha accolta e con lei ha potuto vivere momenti di alta cultura in uno scambio reciproco di amorosi affetti.
Donna eclettica la professoressa Adele che chi scrive ha avuto modo di conoscere ed apprezzare, di ingegno multiforme e vivace, ha saputo condurre generazioni di studenti ad amare il francese, generazioni di suoi concittadini ad amare il vernacolo, il tutto mosso da un disegno unitario, l’amore per le cose belle e le persone che ha avuto modo di incontrare.
La notizia si è presto diffusa a Guglionesi ma anche a Larino, un passaparola agevolata dai social e proprio su Facebook già in tanti hanno voluto rivolgere alla prof, all’amica, decine e decine di messaggi, come quello di Gianluca Venditti che scrive “Dai banchi di scuola alla cittadinanza onoraria di Larino: inizio e fine di una vita insieme, tra libri, dialetto, francese e passione. Au revoir, madame Adèle”.
O quello di Fernanda Pugliese “Qui eravamo felici! Quante ne abbiamo fatte carissima amica del cuore, potrei scrivere un intero romanzo fatto di te e di me. Adele, ora in cielo, porta la simpatia e la gioiosità che ti erano congeniali. Mancherai!”.
Mancherà la professoressa Terzano. Guglionesi e Larino sono da ieri sera orfane nella stessa misura di una loro ricchezza, di una persona davvero speciale che però siamo convinti ha saputo seminare semi di alta cultura, di vera amicizia e vera dedizione agli altri che non andranno dispersi al vento, ma daranno presto nuovi frutti perché quei tamburi di pace continueranno a suonare e noi ci prendiamo tutti il compito di ascoltarli.
Ciao Adele, Lassù vivi la pace e dona pace a quanti ti hanno conosciuta, amata.
Nicola De Francesco