LARINO. Un lungo viaggio esplorativo all’interno di un’esistenza meravigliosa, quella del larinese doc Paolo Di Paolo, oggi 96enne che dalla sua terra, il Molise, dalla sua Larino ha attraversato il mondo fissando per sempre nelle sue fotografie, perdute, ma oggi ritrovate ed ammirate da tanti, l’intimità e il realismo di una Nazione che, passata la guerra, riemergeva dalle sue ceneri e si proiettava al futuro.
Sarà una giornata particolare, domani, sabato 23 Ottobre 2021, una di quelle giornate da ricordare, da segnare con una matita rossa sull’agenda dei ricordi personali per sempre. Domani sera, infatti, sarà proiettato a Roma, nell’ambito della 5° Edizione della Festa del Cinema, alle 19, il film del grande fotografo e regista Bruce Weber, The Treasure of His Youth (Paolo Di Paolo: un tesoro di gioventù) interamente dedicato al maestro larinese, storico ufficiale dell’Arma dei carabinieri.
Un lungo documentario che parte da una domanda di fondo: un’artista del suo calibro come ha fatto a cancellare ogni traccia della sua precedente vita?
“Il viaggio di auto-invenzione, perdita e redenzione di Di Paolo”, è il viaggio di un uomo ‘semplice’ nel mondo dei ‘grandi’ del cinema, del glamour, di quella vita che sarebbe poi sfociata nella ‘dolce vita’, dove l’uomo, l’artista diventa l’intimo, il confidente, la persona da cui farsi fotografare quando gli altri non ci sono a riprova di un effetto diremmo taumaturgico dei suoi scatti capaci di cogliere l’essenza del bello, ma anche il realismo di vite spesso parallele a quelle che tutti conoscevano.
Il film, nasce da una scoperta, di quelle che avvengono per caso. Il regista statunitense Weber si trovava a Roma e nei vicoli della città eterna, in una piccola galleria d’arte, il suo sguardo rimase colpito da una fotografia. L’immagine in bianco e nero aveva fissato su carta l’attore e regista Pier Paolo Pasolini. Una foto profondamente intima che colpì Weber tanto che si mise alla ricerca dell’autore di quello scatto. Una ricerca che ha dato vita al film. Un lungo documentario che parte proprio da Larino.
La troupe di Bruce Weber, diretta dalla sua stretta collaboratrice Eva Linnerman Sanchez, dopo aver girato tante scene a Roma e in altre località, non poteva non recarsi là dove tutto era nato, proprio nell’antica capitale dei frentani.
E così nel maggio di due anni fa, in un tempo che sembra oggi lontano per via del Covid, nei giorni in cui la città che si vanta di essere stata fondata prima di Roma era avvolta dalla magia delle feste patronali in onore di San Pardo, la troupe ha immortalato il maestro Di Paolo nei luoghi della sua infanzia.
E’ andata alla ricerca di emozioni da raccontare nei vicoli del borgo medievale, nell’abitazione di via Novelli, alla ricerca di particolari inediti da inserire nel film. Una pellicola che ripercorrendo la vita del fotogiornalista autodidatta, proprio da Larino si apre poi al fascino e al mistero della città eterna, luogo di elezione dove il maestro ha svolto la sua carriera per certi versi breve ma meravigliosamente intensa collaborando tra le altre cose a riviste come il Mondo o a rotocalchi di grande diffusione come Tempo.
‘Armato’ della sua Leica, Di Paolo si muoveva a memoria tra il mondo dell’arte, della cultura, della moda e del cinema. Intimo di Pier Paolo Pasolini divenne fotografo stimato ed ammirato dai grandi dello spettacolo, e non soltanto italiani. Luchino Visconti, Anna Magnani, Elizabeth Taylor a Grace Kelly, e ancora Marcello Mastroianni, Rudolf Nureyev, Sophia Loren, Ezra Pound, Giorgio De Chirico, Tennessee Williams. Sono solo alcuni dei nomi i cui corpi sono stati fissati per sempre dall’obiettivo del maestro. Centinaia, forse migliaia di foto che per sua stessa volontà erano finite in cantina, ma certo non dimenticate.
In quella cantina, il maestro sapeva, certo lo diciamo noi, che sarebbero state al sicuro. Almeno fino al giorno in cui, il suo immenso archivio fotografico non fosse stato ri-scoperto. E quel giorno arrivò grazie a sua figlia Silvia circa vent’anni fa. A lei il merito di aver restituito alla storia, alla Cultura, con la c maiuscola, un tesoro dal valore inestimabile.
Ma perché nasconderle, perché lasciare in una cantina i ricordi di una vita mondana, di un’esistenza tra le bellezze ed il lusso? Cosa ha spinto il maestro a dimenticare?. Ebbene, il film partirà proprio da queste domande per esplorare interamente il viaggio che il Di Paolo ha compiuto partendo dalla sua amata Larino in un mondo oggi distante nel tempo, ma attuale proprio per i suoi scatti senza tempo.
Nicola De Francesco
(Viaggionelmolise.it ringrazia chi ha permesso di pubblicare questo articolo, che pur non volendo essere citato sarà sicuramente visibile nel film e naturalmente il dottore Guerino Trivisonno per le sue meravigliose foto. Le foto di Pasolini e della Welch sono tratte da Facebook)