ROMA. Domani sarà l’ultimo giorno in cui vige lo stato di emergenza Covid in Italia. Varato per la prima volta nel gennaio del 2020, quando si cominciava a parlare dell’epidemia in Cina, prorogato più volte, dopo due anni, il Governo ha deciso di non prorogarlo per cui diverse restrizioni inizieranno a cadere, per arrivare a un’estate in cui ci saranno probabilmente pochissime regole da seguire.
Il calendario dell’allentamento delle misure comincerà ufficialmente dal 1° aprile, con una prima riduzione all’utilizzo del Green pass. Il certificato verde, poi, verrà definitivamente superato a partire dal 1° maggio, assieme alle mascherine. Ma non è la sola novità: scompariranno infatti il sistema delle Regioni a colori, il Comitato tecnico scientifico e la struttura commissariale del generale Figliuolo.
Quest’ultima sarà sostituita da una task force del Ministero della Salute per continuare a gestire le vaccinazioni.
Dal 1 Aprile – leggendo il provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale – non servirà più avere il Green pass rafforzato (cioè quello che si ottiene tramite vaccinazione o guarigione) per: andare al lavoro, accedere alle attività all’aperto, entrare in bar e ristoranti (anche al chiuso), usare mezzi pubblici locali e nazionali. In tutti questi luoghi, quindi, basterà avere il Green pass base, che si ottiene anche con un tampone negativo (in questo caso vale 48 ore con il rapido e 72 con il molecolare).
La certificazione verde, poi, non verrà più chiesta del tutto in negozi, uffici pubblici, banche e poste.
Per quanto riguarda invece la quarantena obbligatori anch’essa non esisterà più, come quella a scuola. Andrà in Dad solo chi ha il Covid.
A meno di una nuova escalation di contagi poi a maggio, cambierà tutto. Finiranno tutte le principali restrizioni finora approvate. Non si dovranno quindi più mettere le mascherine al chiuso e verrà superato il Green Pass, sia nella forma base che rafforzata. La certificazione verde dovrà essere esposta solo negli ospedali e per far visita ai parenti anziani nelle Rsa. Resterà poi in vigore fino al 15 giugno l’obbligo vaccinale per gli over 50. Per gli ultracinquantenni non vaccinati scatta una multa automatica da 100 euro dall’Agenzia delle Entrate. L’invio delle sanzioni, però, è in ritardo e le multe dovrebbero arrivare in estate inoltrata. L’obbligo vaccinale sarà prorogato fino alla fine dell’anno solo per il personale sanitario.