LARINO. Qualche settimana fa ci siamo per caso imbattuti in suo padre Michele, discutendo del più e del meno, come spesso accade in città, in quest’estate 2022, scopriamo che suo figlio, Domenico che vive ormai da quasi quattro anni a Milano dove lavora ha, non solo scritto un libro, ma l’ha anche pubblicato e, lo stesso, è in vendita nelle migliori librerie oltre che naturalmente on line.
Incuriositi dalla notizia, del tutto inaspettata, ci ripromettiamo di incontrare Domenico Provvidenti per conoscerlo e per parlare del suo libro.
L’occasione si è presentata nei giorni scorsi quando Domenico è sceso da Milano per trascorrere qualche giorno in famiglia. Una toccata e fuga per chi ormai come lui vive e lavora nella metropoli milanese, ma comunque un tempo sufficiente per incontrarlo e per scambiare con lui, non soltanto quattro chiacchiere.
Davanti ad una tazza di caffè, Domenico ci ha raccontato la sua vita, il suo essere cresciuto a pane e libri, come ama scrivere anche sull’ultima di copertina del suo libro. Una passione per la lettura che negli anni si è poi trasformata in una passione per la scrittura tanto che il suo libro, di cui tra poco tratteremo, è in fondo il primo traguardo di tante prove che l’hanno accompagnato in questi anni.
Domenico è spigliato, ama la musica. Si capisce subito parlando con lui che ha una vasta cultura fatta di ore e giorni di letture. Ha studiato all’alberghiero, ma non ha sempre lavorato nel mondo della ristorazione eppure ha saputo scegliere il suo percorso e nel suo percorso ha trovato il tempo di vivere anche la sua passione fino alla ‘Camera degli Orrori’.
Questo, il titolo del volume, dell’opera prima di Domenico Provvidenti, dato alle stampe soltanto due mesi fa.
La chiacchierata con lui ci ha incuriosito e grazie al suo dono abbiamo letto il suo libro e senza palesare troppo il suo contenuto, possiamo, naturalmente nel nostro piccolo, affermare che c’è talento in quelle pagine. C’è una storia, c’è un filo conduttore ben preciso che unisce i personaggi, che pone il protagonista in simbiosi con il suo antagonista, una sorta di empatia del terrore. Sì, perché non aspettatevi una storia d’amore ma un vero e proprio thriller dove le scene si susseguono tra i colori della morte e la pazzia, dove i sogni diventano incubi, dove la realtà stessa diventa incubo, un gioco dove non si è mai avuta l’occasione di salvarsi.
Una storia che si legge tutta di un fiato e ti lascia adrenalina allo stato puro, dove il passato di un ragazzo poteva essere vissuto in maniera diversa se solo chi era istituzionalmente deputato alla sua educazione gli avesse evitato i tormenti del bullismo più becero, ma soprattutto se quella stessa persona che credeva un buono, in realtà non fosse poi l’artefice del suo male.
Complimenti a Domenico per il suo lavoro, ribadiamo, non siamo nessuno per valutarlo, ma i nostri lettori possono fidarsi, a noi è piaciuto e lo consigliamo. E se proprio non lo trovate, basta chiedere alla nostra redazione o al suo papà che sicuramente in tanti conoscono.
E’ solo la sua opera prima, ma siamo certi che il ragazzo, il giovane autore ne farà di strada e siamo orgogliosi come Viaggionelmolise.it di fare il tifo per lui.
Nicola De Francesco