LARINO. Svelati i ‘Ritratti’ delle nove donne che con la loro tenacia, il loro coraggio e la loro determinazione hanno scritto pagine importanti della vita della comunità larinese. Donne che, non senza difficoltà, con le loro diverse abilità come mamme, studentesse, artiste, lavoratrici, professioniste hanno dato prova di resilienza, di coraggio, di altruismo, in una parola sono state donne capaci sempre di compiere piccoli o grandi rivoluzioni nella vita della comunità frentana.
A loro il riconoscimento ‘Donne e Lavoro da parte della consigliera di parità della Provincia di Campobasso Giuditta Lembo. Il tutto, nella cornice della sala Freda di Palazzo Ducale, gremita in ogni ordine di posto, nell’ambito della prima edizione dell’evento ’Ritratti’, promosso dal centro culturale Afra di Larino fondato e diretto in memoria di una donna dall’impareggiabile Caterina Franceschini che ha introdotto i lavori dell’intera manifestazione che davvero ha lasciato ai presenti emozioni indescrivibili e applausi di cuore per le protagoniste di un premio destinato a diventare punto fisso degli appuntamenti culturali larinesi.
Dopo l’introduzione dei lavori, affidata alla stessa Franceschini nell’attesa dell’arrivo del moderatore della manifestazione Gianluca Venditti (suo figlio) la consigliera di parità Giuditta Lembo ha sottolineato come ancora nel 2023 ‘siamo ancora qui a rivendicare dei diritti che dovrebbero essere applicati de plano ed invece dobbiamo ancora assistere alla nomenclatura di quote rose. Noi donne non vogliamo essere considerate delle quote, vogliamo offrire il nostro contributo in tutti i settori della società. E, siamo qui oggi per dire un grazie a queste testimoni, alla loro resilienza, al loro coraggio. Siamo qui oggi per dire grazie al coraggio che tutte le donne hanno e che non sempre viene riconosciuto. Questo premio vuole mettere al centro il lavoro delle donne. Nei piccoli centri hanno più difficoltà a trovare la loro collocazione ed è per questo che le Istituzioni hanno il dovere di essere presenti nelle comunità per ringraziare di persona queste donne per quello che hanno fatto, fanno e continueranno a fare’.
Nove donne, sette presenti in sala e due in Cielo hanno ricevuto l’encomio. E per ognuna un verso di poesia ha scandito la motivazione dell’attribuzione. Le donne premiate e presenti in sala sono Concetta Panella, Michelina Bavota, Martina Di Lena, Franca Macchia, Giuliana Sedile, Betty Ruccolo, Arianna Altieri, Adele Stelluti e Gisella Mazza. Le donne che un destino crudele ha prematuramente strappato alla quotidianità larinese sono Amalia Notaro e Mariangela Iorio.
A nonna Concetta, il premio è stato assegnato per essere un vero e proprio scrigno d’amore per tutta la sua famiglia e per quanti hanno la possibilità di conoscerla. A Michelina Bavota è stato riconosciuto il pregio di essere un vero e proprio vulcano di idee e di avere uno spirito da guerriera.
A Martina Di Lena il premio è stato assegnato per essere riuscita a proseguire lo storico lavoro di sartoria lasciato in eredità dal nonno. A Franca Macchia, donna visceralmente resiliente, il riconoscimento per essere la proprietaria di uno storico negozio di abbigliamento di Larino. Il premio a Giuliana Sedile è andato per aver saputo coltivare la sua passione e trasformala in una professione realizzando splendidi abiti.
Il premio a Betty Ruccolo è andato per essere riuscita, con grinta e determinazione, ad infrangere un tabù e diventare la prima autista donna di autobus della storica famiglia Lancieri.
Per il suo dinamismo impagabile, per il suo continuo dimostrare agli altri che la vita va sempre vissuta a pieno senza complicarcela, il premio è andato ad Arianna Altieri che visibilmente emozionata ha ribadito alla platea come si possa vivere con una disabilità come la sua e che nella sua vita ha scelto di dare maggior importanza a quello che possiede senza pensare a quello che non ha.
Arianna ha poi aggiunto quanto sia importante avere degli amici veri così come sia fondamentale farsi portatori del cambiamento perseguendo l’unione di intenti indispensabile per ottenere risultati duraturi nel tempo. Un premio anche ad Adele Stelluti, alla mamma di Marika. A colei che superando mille difficoltà pensa solo a garantire a sua figlia un futuro migliore in un presente dove spesso si trova però ancora a ‘combattere’ contro l’ignoranza chi non ha ancora capito che alla parola diversità deve legarsi quella di accettazione e di empatia.
E poi il premio a Gisella Mazza, imprenditrice, lavoratrice che ha dimostrato con la sua forza di essere non un semplice gregario ma un vero e proprio serbatoio inesauribile di energia.
Il premio alle donne presenti in sala, già carica di emozioni, ha preceduto la consegna dei due encomi alla memoria. Quello alla psicologa Mariangela Iorio, recentemente scomparsa in un tragico incidente stradale e quello ad Amalia Notaro anche lei prematuramente scomparsa qualche anno fa. Cariche di ricordi ed emozioni le parole con le quali le due donne sono state ricordate in sala, alla presenza dei rispettivi familiari, dalla consigliera Graziella Vizzarri. Due donne che avevano in comune la loro grande e spiccata capacità, tra le altre, di unire coloro che ruotavano intorno sempre con la dolcezza di una parola o di un gesto.
Una manifestazione davvero emozionale, moderata come da copione, dal sempre puntuale e mai banale Gianluca Venditti che ha riservato ai presenti anche un premio ulteriore quello che la consigliera Giuditta Lembo ha voluto attribuire proprio alla fondatrice del centro culturale Afra, Caterina Franceschini che, emozionata, ha ringraziato lasciando che suo figlio leggesse una poesia.