LARINO. Tanta gente ieri sera al ‘Revolution’ per la presentazione della lista numero due, quella di ‘Si@mo Larino’ che ha in Pino Puchetti ancora una volta il suo candidato alla carica di primo cittadino. Una circostanza già di per sé storica: sì, perché, come abbiamo già avuto modo di riferire, a memoria d’uomo non si ricorda una simile scelta da parte dei sindaci frentani, quella cioè di completare il mandato e di riproporsi subito all’elettorato per il bis.
“Ma questa volta, come del resto lo stesso slogan della lista numero due riporta ci sono le condizioni – è stato detto da Massimo Starita presentatore d’eccezione dei candidati – per dare continuità alla macchina amministrativa, per proseguire ciò è stato fatto e ciò che si è messo in cantiere di fare. Larino, negli anni, ha pagato la scelta dei sindaci di non ricandidarsi, perché cinque anni, soprattutto cinque anni come quelli che abbiamo vissuto con il sisma del 2018 e poi con una pandemia mondiale, sono pochi per portare a compimento i programmi. Scegliendo ancora una volta Pino Puchetti questa squadra, rinnovata, vuole garantire continuità ma anche nuove progettualità da portare a compimento”.
Starita ha ceduto la parola al candidato sindaco che ha esordito ringraziando i tanti presenti, i tanti giovani ma anche coloro che in questi anni non gli hanno mai fatto mancare il proprio appoggio come il senatore Peppe Astore “con il quale mi sono confrontato in questi anni e verso cui provo, e so che è reciproca, una grande stima. Questa nuova battaglia di Si@mo Larino ha portato alla formazione di questa lista, una lista fatta di persone, di donne e uomini, civica nel vero senso della parola perché è stata costruita senza parlare con i partiti, è stata creata soltanto con l’obiettivo di continuare a lavorare per il bene della comunità. Vedete, l’esperienza non si compra si acquisisce sul campo. Abbiamo affrontato situazioni davvero difficili appena eletti come il terremoto, poi una pandemia mondiale a cui nessuno era preparato eppure abbiamo fatto sempre squadra per il bene di tutti. La nostra città è splendida, per lei abbiamo lavorato e siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare andando a migliorare le cose in cui magari abbiamo lavorato di meno”.
Un primo passaggio quello di Puchetti che ha preceduto la presentazione dei dodici candidati, equamente divisi: sei donne e sei uomini. A rompere il ghiaccio ci ha pensato Iolanda Giusti che ha ricordato i momenti vissuti con emozione cinque anni fa, e con la stesa emozione ha ricordato la sua personale esperienza all’interno della squadra, con un crescendo di impegni e gratificazioni: prima consigliere, poi presidente del consiglio ed infine, nell’ultimo anno, assessore alla cultura. La Giusti ha ricordato il successo, solo per citare un aspetto dei progetti realizzati, della stagione teatrale. Ha definito Larino una città inclusiva dove l’impegno dell’amministrazione sarà sempre quello di ‘fare entrare la città nel palazzo, lavorando sempre con umiltà per il bene dell’intera comunità’.
Una dei volti nuovi della lista ‘Si@mo Larino’ Margherita Mancini ha emozionato i presenti e commosso la stessa candidata che a soli 25 anni, lei laureata in scienze politiche, ha scelto di partecipare alla tornata elettorale per quella passione trasmessale dal nonno paterno. “Sentivo una grande emozione quando Pino mi ha chiesto di candidarmi, una voce che mi diceva questa è la tua strada ed ho accettato. Ed i ricordi sono andati a quando avevo solo dodici anni e ricoprii la carica di sindaco dei ragazzi e già allora pensavo che era importante poter fare qualcosa per la propria città”. La giovanissima candidata ha poi concluso il suo intervento affrontando il tema della continuità, o meglio, quello della discontinuità ribandendo come essa possa essere molto negativa”.
Da quarant’anni in politica, Eduardo Mili ha voluto sottolineare proprio la sua passione per la Politica e l’amore per Larino. “Una città che merita di risvegliarsi economicamente per evitare che i giovani la lascino. Una città che, in continuazione con quanto fatto in questi cinque anni, possa puntare il suo sviluppo sulla zona Pip e sulle opportunità legate alla zona economica speciale. Sviluppo che dovrà passare anche per il miglioramento dell’offerta turistica attraverso la candidatura a Bandiera arancione del touring club, al Titolo di città d’arte con il potenziamento della segnaletica stradale interattiva e la realizzazione delle condizioni per creare nel borgo un albergo diffuso”.
Eleonora Moro, altro volto nuovo della lista, musicista e cantante di assoluto talento ha ricordato i suoi recenti trascorsi accademici e di come sia riuscita a valorizzare due melodie larinesi portando sempre la sua passione per la sua Larino in ogni luogo dove le è stato possibile sottolinearne la bellezza. Una trentenne che è tornata a Larino ed ha toccato con mano il lavoro fatto dall’amministrazione Puchetti ed ha scelto di mettersi in gioco per portare alla squadra un nuovo punto di vista, ma soprattutto la sua passione per Larino.
Claudio Perna, altro volto nuovo di Si@mo Larino ha accettato la candidatura perché convinto dalla necessità di uscire dal fatalismo in cui la comunità vive che ha portato tanti ad allontanarsi dalla politica. ‘È il momento di essere larinesi. Siamo un gruppo di persone libere che si metteranno al servizio della comunità con l’audacia di fare. Questa volta non è come le altre volte. Loro (riferendosi ai candidati attualmente in carica) hanno dimostrato che Larino può cambiare. Hanno già dimostrato grandi capacità amministrative in questi cinque anni, per questo oggi il vostro voto non deve essere dato a ‘sentimento’ ma con la consapevolezza della continuità dell’azione amministrativa’.
Entusiasta della candidatura Morena Pettofrezza che lavora nel settore del turismo in quel di Termoli ma che quasi ogni sera torna a Larino. Lei che si è definita umile ed introversa ha chiaramente fatto capire quanto amore ha per la sua città e di come si possa lavorare insieme nella squadra di Si@mo Larino per valorizzarla al meglio partendo dalla sua storia, dalle sue tradizioni, dalle sue bellezze storico-artistiche.
Starita ha poi presentato colui che per la quarta volta negli ultimi quindici anni torna a candidarsi per il bene enorme che nutre per Larino ossia Giulio Pontico colui che da una vita entra nelle case dei larinesi e “non certo lo faccio solo quando mi candido”. Un uomo che, a 85 anni potrebbe fermarsi ed invece va ancora veloce più di tanti, forte della sua esperienza ma soprattutto della sua passione.
Franco Rainone, ha voluto sottolineare come in questi ultimi cinque anni, è vero era all’opposizione ma certo non apparteneva al Germoglio in quanto era stato eletto come terzo candidato sindaco. ’Odio gli indifferenti – ha esordito, citando Gramsci, il medico radiologo in pensione che esercita ancora gratuitamente presso l’ambulatorio solidale Auser – essere cittadini significa essere attivi e Pino ha dimostrato di esserlo. Ci conosciamo da una vita ed ho scelto di candidarmi con lui perché gli riconosco il merito di aver saputo amministrare”.
Marco Ricci, infermiere, attuale coordinatore infermieristico del Centro di Salute mentale di Termoli, non avrebbe mai pensato di indossare i panni del candidato ma l’esperienza professionale maturata sul campo, l’essere stato in prima linea in diverse calamità, non ultima la pandemia, per lui uomo del fare, la condivisione del programma, l’ha convinto a candidarsi per dare il suo apporto fattivo alla realizzazione dei progetti messi nero su bianco nel programma elettorale della lista.
Tonino Vesce con la sua indiscussa padronanza linguistica ha evidenziato la piacevole emozione che sta provando e la scelta di ripetere un’esperienza che l’ha portato a conoscere da vicino una persona determinata, mai stanca come Pino Puchetti che per cinque anni si è speso giorno dopo giorno per Larino insieme alla sua squadra. ‘Una Ferrari e noi la sua benzina. Abbiamo la possibilità di continuare questa esperienza, non per noi, ma per la nostra città”.
Angela Vitiello dal canto suo ha affermato “sono fermamente convinta di essere qui oggi con Pino Puchetti. Solo pagine belle. Abbiamo portato a casa diversi, tanti obiettivi. Siamo in grado di andare a migliorare quello che proprio bene non è andato. Possiamo scrivere una pagina nuova di questo progetto in continuità”. La stessa Vitiello ha enunciato alcuni degli obiettivi raggiunti come l’aver raggiunto il 77 per cento di raccolta differenziata partendo da un dato di partenza del solo 39 per cento. E poi i fondi avuti per il ripristo delle strade, il rafforzamento della struttura comunale grazie alla collaborazione di tutti. “E’ un dovere portare a termine quanto iniziato. Sono orgogliosa del lavoro fatto, della squadra che oggi presentiamo qui questa sera”. Infine è toccato a Graziella Vizzarri, in primis, spiegare, come dire, il cambio di schieramento (cinque anni fa era candidata del Germoglio). “Questa squadra mi piace molto. In questi ultimi cinque anni ho fatto opposizione, ma ho dimostrato di essere sempre propositiva, di agire sempre per il bene della comunità raggiungendo grazie alla collaborazione con la maggioranza l’istituzione del tavolo tecnico scientifico sulla sanità, la consulta sulle neurodiversità, mettendo le basi all’istituzione dello sportello comiteriale. Il tutto per perseguire il bene comune. Tanto è stato fatto e tanto potremo fare”. Prima delle conclusioni, affidate al candidato sindaco, hanno preso la parola alcuni sostenitori della lista come l’avvocato Michele Urbano, Carolina Mancini e Alfredo Puntillo. Tutti hanno riconosciuto al sindaco Puchetti di aver saputo amministrare la città al meglio in questi ultimi cinque anni meritandosi di poter continuare per i prossimi cinque anni il lavoro intrapreso.