TERMOLI-LARINO. Trovarsi di fronte al presidente della prima sezione civile della Cassazione e a due consigliere dello stesso organo giurisprudenziale italiano è stato sicuramente un momento storico per coloro che vi hanno preso parte, un momento di alta giurisprudenza, di riflessioni giuridiche ma anche sociologiche su un tema di grande attualità come la responsabilità civile e penale della famiglia.
Sì, perché, proprio il suddetto tema è stato scelto come argomento al centro del nuovo evento formativo promosso dalla Scuola Forense frentana, dall’associazione degli avvocati matrimonialisti italiani, dall’area formativa dello studio Cataldi con il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Larino e la collaborazione del team Venditti di Banca Mediolanum che nell’ambito del Meeting Molise 2023 ha scelto di dare il suo contributo come istituto finanziario da sempre vicino proprio alle famiglie.
L’evento si è celebrato nella sala della Cala Sveva, nel pomeriggio di venerdì. Tanti i presenti, anche in collegamento streaming, grazie al supporto dell’area formativa dello studio Cataldi. Moderatrice dell’evento è stata l’avvocato Micaela Bruno che ha sottolineato, in apertura, come spesso le attenzioni riguardo alle responsabilità della famiglia si siano concentrate su quelle esterne alla stessa mentre esistono e vanno affrontate anche quelle che nascono al suo interno e danno vita alla strada dei risarcimenti.
Prima di cedere la parola al coordinatore di prestigio il dott. Francesco Antonio Genovese (che, tra le altre cose, ha recentemente scritto un libro proprio sulle responsabilità endofamiliari) si sono succeduti gli interventi di saluto, a partire da quello del capo della Procura di Larino, Elvira Antonelli che per impegni familiari era collegata da remoto. “Il tema affrontato oggi – ha affermato – è di particolare interesse considerata la sempre rinnovata attenzione alle problematiche della famiglia e dei minori che di essa costituiscono la parte fondamentale. A loro è principalmente rivolta la nostra attenzione, ma non va dimenticato che è la famiglia l’istituzione fondamentale per la sopravvivenza dello Stato. Il primo insegnamento ricevuto all’Università è stato: la famiglia è la cellula base della consociazione civile. Nell’attualità oltre alla ‘famiglia tradizionale’ è famiglia qualsiasi unione civilmente riconosciuta, comunque composta e noi operatori del diritto siamo tenuti a stare al passo con i tempi anche nell’apprestare le tutele necessarie a queste ‘cellule base della consociazione civile’. Da penalista parlo di violenza di genere, trattandosi di reati trasversali perpetrati indifferentemente ai danni di uomini, donne e gender. Il danno è quello arrecato al singolo componente la famiglia vittima di violenza domestica ed è al minore, vittima diretta o secondaria rispetto alla violenza di genere. In questo caso non sono rari i casi in cui entrambi i genitori vengono tratti a giudizio per maltrattamenti in famiglia in quanto indifferenti alla violenza arrecata ai figli dalle numerose liti cui sono costretti ad assistere. Da penalista, il rimedio è l’elisione delle cause del danno con il ricorso alle misure cautelari, e naturalmente, al processo. Sarà interessante vedere come coniugare tutela della famiglia con l’accesso alla giustizia riparativa, anche congiunto, posta la quotidiana verifica della esistenza del ciclo della violenza nel quale si rincorrono nelle vittime di reato, ciclicamente, la tendenza a giustificare e la fuga con annessa denuncia, dalle condotte dapprima suadenti poi sempre più soffocanti e violente degli autori delle violenze di genere”.
Alle parole della procuratrice Antonelli hanno fatto seguito quelle del presidente del tribunale di Larino Michele Russo che ha sottolineato anche alla stampa come in questa delicata materia ‘più che sui risarcimenti bisognerebbe puntare sulla prevenzione. Quest’ultima richiede un approccio dialettico in cui i protagonisti, i coniugi, i membri della famiglia siano spinti al dialogo piuttosto che all’esasperazione delle condotte. Nel Molise i reati all’interno della famiglia non sono pochi. Presenti poi per i saluti il senatore Costanzo Della Porta; il presidente nazionale Ami Gian Ettore Gassani; il presidente del Coa di Campobasso Giuseppe De Rubertis e il collega Florindo Di Lucente Presidente Coa Isernia. E naturalmente, l’avvocato Michele Urbano presidente del consiglio dell’Ordine di Larino che ha patrocinato l’evento con il riconoscimento di ben 4 crediti formativi.
Il dottor Gaetano Venditti, Supervisor di Banca Mediolanum, intervenendo ha avuto modo di spiegare, lui che lavora in un istituto finanziario nato proprio intorno alla famiglia, le motivazioni sottese alla scelta di inserire l’evento formativo della Scuola forense frentana tra i grandi temi del Meeting Molise 2023. “Siamo vicini alle famiglie, naturalmente da un punto di vista diverso, ma riteniamo che sia essenziale anche finanziariamente porci al loro servizio nelle scelte che incidono ogni giorno sulla loro vita seguendo il nostro motto ‘ti conosciamo e ti proteggiamo da sempre’.
L’intervento di Ylli Pace dello studio Castaldi ha completato la fase introduttiva, dando il là agli interventi programmati. La dottoressa Giulia Iofrida, consigliera sezione I Cassazione Civile ha affrontato il tema “Il percorso dell’adozione: profili si prevenzione e accertamento delle responsabilità”. La collega Laura Triconi, Consigliera sezione I Cassazione Civile ha avuto modo di approfondire il tema della “Responsabilità genitoriale e responsabilità civile: considerazioni sul danno endofamiliare”.
Claudio Sansò, coordinatore Nazionale Ami ha affrontato il tema delle “Pene accessorie e responsabilità genitoriale” mentre Domenico Porfido, consigliere delegato alla formazione Coa Larino è intervenuto sulle “Responsabilità penale nel danno endofamiliare: rilievi di natura deontologica”. Infine, Nicola Malorni, Psicologo Analista Infanzia e Adolescenza Aipa Iaap è intervenuto sul tema della “Responsabilità per danno relazionale: funzione di prevenzione sociale e sanitaria”.
L’evento formativo si è poi concluso con un momento conviviale sempre all’interno della cornice della Cala Sveva.