LARINO. In quest’ epoca, dove silenzio e tempo, sono un lusso, la panchina è anche una metafora, per ricordarci, di fermarci per meditare, ammirare, leggere e non in ultimo luogo di aggregazione. Sul nostro “PERCORSO” ci sarà sempre una panchina che ci attende, per amare, riflettere, parlare o semplicemente per riposare poiché il cammino è lungo, e può essere a volte faticoso, ma va’ affrontato. “E’ proprio vero: siamo ospiti su questa terra! ma penso che se lasciamo un buon ricordo di noi, forse possiamo anche essere un po’ padroni di questo vecchio mondo”.
Inaugurate, questa mattina, nel centro antico della città frentana, nei luoghi simboli dove la comunità larinese ed i turisti sono soliti ritrovarsi, le quattro panchine in pietra bianca con su incisi i versi poetici dell’indimenticabile artista e nostro amico Adolfo Francesco Stinziani. Panchine, che la sua famiglia ha voluto donare alla comunità larinese per ricordarlo a perenne memoria, per continuare a raccontare al presente e poi alle generazioni che verranno la sua arte, ma soprattutto il suo viscerale amore per la città, per quel centro storico a lui tanto caro e culla della sua passione per il bello.
La cerimonia inaugurale si è svolta in maniera itinerante partendo dalla prima panchina benedetta da monsignor Antonio Sabetta, quella collocata dinanzi la porta di piazza Vittorio Emanuele del palazzo ducale. Qui, la sorella di Adolfo, Ida ha spiegato il senso del dono ribandendo come una panchina sia metafora di un luogo ideale dove, non soltanto fermarsi a riposare, ma anche da dove ammirare bellezza. Un concetto ribadito, soprattutto da ribadire ai giovani, anche da monsignor Sabetta. Insieme ad Ida, erano presenti i suoi genitori e la sorella, il vice sindaco Claudio Perna, l’assessore Giulio Pontico e tanti concittadini che hanno seguito il percorso inaugurale fino all’ultima panchina collocata nei pressi di quello che i larinesi conoscono come il vecchio carcere.
Le altre due panchine sono state collocate nei pressi dell’altra entrata del palazzo ducale e dinanzi alla basilica cattedrale: tutte per ammirare bellezze!