SAN MARTINO IN PENSILIS-LARINO. Sulle nostre pagine vogliamo raccontarvi anche questa storia. Quella di Jack. La storia il cane che era conosciuto da tutti in paese, che seguiva le processioni e conosceva ogni singolo mattone antico. E’ la storia di un’esistenza particolare. Un’esistenza che oggi ha scelto di viaggiare sul ponte dell’al di là lasciando un vuoto nelle persone che hanno avuto modo di conoscerlo, di conoscere la straordinarietà della sua esistenza, ma anche la sua solitudine ma anche l’amore di chi come Maria Mariani si è presa cura di lui accompagnandolo nel suo ultimo viaggio terreno.
E proprio dalla pagina Facebook di Maria, raccogliamo, grazie all’amica Caterina Sottile, il post che lei ha voluto dedicare a Jack. “Ho voluto prepotentemente che tu arrivassi a me. Sin da subito ho capito che tu eri un cane speciale, e che in te c’era qualcosa di sovrannaturale, inspiegabile. Siamo entrati subito in sintonia io e te, burbero ma allo stesso tempo dolce e affettuoso di un cane. È’ stato poco il tempo che ti ho avuto, rispetto alla tua lunga esistenza. Spero che tu sia stato bene con me. Io ho fatto del mio meglio. Ti ho voluto bene e tu ne hai voluto a me anche se non hai mai dimenticato, tutti coloro che ti hanno amato prima di me, e lo hai dimostrato tutti i giorni. Avevi il tuo angolo di paradiso che ti eri scelto e, da lì, guardavi in lontananza il tuo paesello sulla collina. E il tuo ultimo sguardo prima di andare via lo hai voluto dare a lui. Da non credere. A pensarci la tua storia nn é da meno a quella del cane Akiko. Ciao JACK ciao amico mio caro non ti dimenticherò. Onorata di averti avuto nella mia vita. Buon ponte”.
E l’amica Caterina ha voluto così commentare il post “merita la gratitudine del mondo civile. Ha protetto la vita di una creatura straordinaria e sola. Un cane dall’intelligenza umana che amava la chiesa di San Martino in Pensilis e i suoi mattoni antichi. L’ho amato come si ama un bambino ma non ho potuto aiutarlo quando è stato assurdamente perseguitato. Lo ha fatto Maria, meglio di me, senza niente in cambio. Le sono riconoscente, lo sarò per sempre. Jack era un piccolo galantuomo educato, e amava questo luogo più di quanto sappiamo fare noi. Grazie, Maria”.
Una storia che meritava di essere raccontata sulle nostre pagine, perché esistono creature straordinarie, esistono esistenze che meritano di entrare nelle vite delle persone, così come esistono persone che sanno riconoscere l’eccezionalità di una creatura ed amarla come se fosse un figlio. Buon ponte Jack