I funerali saranno celebrati giovedì alle 16.30 presso la Chiesa Madre di Ururi muovendo dall’obitorio di Termoli
URURI. Lo avevamo annunciato questa mattina, quando erano ancora in corso le procedure per giungere alla dichiarazione di morte cerebrale, i familiari del capitano, la moglie insieme ai figli del Cep, hanno voluto compiere un gesto di amore ulteriore che consentirà ai riceventi di poter avere nuova vita, una nuova speranza di vita. Hanno scelto di donare gli organi che l’arresto cardiaco ha risparmiati e la loro scelta ha messo in moto la complessa procedura che porterà, nelle prossime ore, al San Timoteo almeno due equipe mediche provenienti da regioni del centro nord Italia a cui sarà affidato il compito, insieme ai sanitari dell’ospedale adriatico, di espiantare gli organi e di correre poi per donarli ai riceventi che, nel frattempo, sono stati allertati.

Sì, perché quando accadono queste cose, quando la morte colpisce una persona e questa, o i suoi familiari, ha scelto o hanno scelto la donazione, si aprono inevitabilmente due strade. La prima è contrassegnata dal dolore atroce della perdita ma anche dall’amore, la seconda, o meglio ancora le seconde, dalla speranza e diremmo dalla riconoscenza anonima di chi quell’organo, quelli organi riceverà.
Un capitano si sacrifica per la squadra, è colui che lotta fino all’ultimo e non si arrende. Ed il Cep, l’amico Vincenzo, anche nella morte ha voluto essere di esempio. E pensare che prima della corsa qualcuno gli aveva sentito pronunciare la frase: oggi il mio cavallo non sembra andare bene! Parole che ascoltate oggi sembrano in realtà rifarsi proprio alla sua persona. Forse il cavallo che non sembrava stare bene era proprio lui. Lui è caduto poco dopo il cimitero e non si è più rialzato mentre il suo cavallo, come fatto notare dall’amica Caterina Sottile, come visto nel video della carrese, non soltanto ha continuato la corsa scosso, ma l’ha addirittura vinta dopo aver superato alla curva di via Tanassi il carro dei giovanotti per presentarsi solo in piazza. Una piazza che non sapeva di quanto accaduto e che ora come comunità unita, al di là delle bandiere, lo ricorderà per sempre. Ricorderà per sempre l’uomo, il marito, il padre, il nonno, il grande cavaliere Vincenzo Campofredano.
I funerali del Cep saranno celebrati dopo domani giovedì alle ore 16.30 presso la chiesa Madre di Ururi. A Dio caro Vincenzo!
La foto di copertina è dell’amico comune Guerino Trivisonno!