LARINO. Riceviamo e pubblichiamo la nota della minoranza in risposta all’assessore Pontico.
“In seguito al nostro articolo in cui si metteva in risalto il grande impegno del sindaco Pino Puchetti per le strade provinciali, spronandolo a spendersi con la stessa intensità per risolvere i problemi in alcune zone del paese, l’assessore Pontico, in un lungo post su Facebook, chiuso ai commenti e poi inviato alla stampa, ha obiettato su alcuni aspetti che esulano dall’intento e dal contenuto stesso del nostro scritto.
Per questo si rende necessario un chiarimento rivolto a chi ha scritto l’articolo e all’intera maggioranza.
A parte la precisazione, alquanto sovrabbondante e scontata, circa la differenza fra ambito comunale e ambito provinciale, l’assessore ha concentrato tutto il suo intervento su una precisa area, ricadente in via San Michele, non appartenente al Comune ma al “Demanio dello Stato – Ramo Ferrovia”, fornendo informazioni e spiegazioni dettagliate che nulla hanno a che vedere con l’articolo in questione, quasi canzonando l’opposizione per non essersi informata a dovere.
Noi vogliamo credere che l’equivoco sia nato dalla foto a corredo dello scritto, ritraente proprio il sito nominato dall’assessore Pontico, e a tal proposito precisiamo che, come sempre, si sceglie una sola foto, ma è l’articolo che poi esplicita le varie situazioni, e quell’articolo, in maniera inequivocabile, parla di un quartiere, Via San Michele, e non di una sola area. Come si dice… un libro non si giudica dalla copertina.
Con il massimo rispetto per un uomo e per un amministratore che da sette anni è fattivamente vicino alle esigenze dei cittadini, sempre disponibile all’ascolto e puntuale nel risolvere i problemi, e credendo fermamente nella sua buona fede, è offensivo accusare l’opposizione – che con sarcasmo è stata definita “grande” – di “voler ingannare la popolazione” e “fare allarmismo”, perché sono stati gli stessi residenti a denunciare lo stato di abbandono – che è sotto gli occhi di tutti – in cui versa il proprio quartiere per la mancanza di illuminazione pubblica, per i marciapiedi inesistenti o impraticabili per l’erba infestante e assenza di manutenzione generale. Facebook, e non solo, è pieno di post di cittadini che segnalano situazioni di degrado. È di ieri, per esempio, la foto, con relativa didascalia, di un residente che mostra un tratto di marciapiede di Viale De Gasperi impraticabile perché invaso dalla vegetazione.
L’opposizione, grande o piccola che sia, ha il compito di vigilare e stimolare l’amministrazione di maggioranza, e non può restare in silenzio e immobile dinanzi alle richieste dei cittadini.
Quindi, nessun allarmismo – termine, tra l’altro, del tutto fuori luogo – e nessuna strumentalizzazione, né di fatti né di persone. Abbiamo sempre trovato disdicevole distorcere la verità o spostare l’attenzione e, soprattutto, manipolare e utilizzare le persone facendole esporre, perché il nostro impegno è volto all’interesse dell’intera comunità, senza privilegiare nessuno ma ascoltando tutti.
Però, dopo aver letto la puntuale arringa dell’assessore, abbiamo deciso di informarci, come da lui stesso consigliatoci, sull’area demaniale e, purtroppo, negli uffici tecnici non esiste nessun atto ufficiale certificante “che l’amministrazione Puchetti ormai da mesi ha chiesto al legittimo proprietario di quell’area di incontrarsi per verificare la fattibilità da parte dell’amministrazione di acquistarla/gestirla”, come non c’è traccia del “primo formale riscontro (da parte del proprietario) alla sua nota”. Del resto, lo stesso assessore Pontico ha dichiarato che “più che le parole, spesso inutili, contano i fatti”.
Ora, a riprova che il gruppo di minoranza ha a cuore il bene comune e ha sempre assunto anche un atteggiamento propositivo, offre un suggerimento all’amministrazione: visto che il sito confina con il parcheggio di fronte all’Anfiteatro Romano, potrebbe essere utilizzato per creare altri posti auto, e tale ampliamento sarebbe vantaggioso soprattutto per le grandi manifestazioni, quali la Festa di San Pardo, il Carnevale e le Luminarie.”